venerdì 10 agosto 2012

Da Dingle Bay allo Stretto di Bering: la vera causa degli eventi contemporanei che stanno scuotendo il mondo

di AVLES BELUSKES EXPOSED
12/04/2011
traduzione:
http://nwo-truthresearch.blogspot.it

Immagine sopra - "...L'Eurasia è un continente o supercontinente che copre circa 52.990.000 km2 (20.846.000 miglia quadrate), ovvero circa il 10,6% della superficie della Terra (il 36,2% del territorio) che si trova principalmente negli emisferi orientale e settentrionale. Geograficamente si tratta di un unico continente, [1] che comprende i tradizionali continenti dell'Europa e dell'Asia (con l'Eurasia che diventa il contenitore dei due); i concetti di Europa e Asia come due continenti distinti risalgono all'antichità ed i loro confini sono geologicamente arbitrari. L'Eurasia, a sua volta, fa parte della terra emersa ancora più grande dell'Afro-Eurasia, per cui l'Eurasia è unita all'Africa all'Istmo di Suez. L'Eurasia è abitata da quasi 4 miliardi di persone, oltre il 72,5% della popolazione del mondo (60% in Asia e 12,5% in Europa)..."
URL: 
http://en.wikipedia.org/wiki/Eurasia
La Chiesa di Roma deve assorbire i resti delle Chiese Scismatiche dell'Eurasia dell'est. Essa ha appena approvato le condizioni per la fine dello scisma con l'élite ortodossa russa, che è il controllore più importante del resto del mondo ortodosso nell'Europa Orientale. Il capo della Chiesa ortodossa russa, più gli effettivi usurpatori seduti sul trono che un tempo fu dei Romanov al Cremlino (in breve, il gruppo Putin & Medvedev) stanno appena completando le richieste finali per il papa di Roma, prima di essere ufficialmente parte del futuro immenso super-impero Cattolico Romano con più di 1,5 miliardi di abitanti (*). Se la provincia Eurasiatica dell'impero è destinata a estendersi dall'Irlanda a Vladivostok, tutto questo potrebbe far sorgere qualche preoccupazione nelle menti del musulmani e dei cinesi. Cina e Islam potrebbero trovare un nemico comune e le cose diventerebbero molto difficili per Roma. Per questo motivo il consenso dell'elite islamica è stato acquisito anche con la fornitura di un nemico confortevole, il "nemico ebreo e americano", che può essere comodamente utilizzato dal potere islamico come distrazione per nascondere agli occhi delle masse islamiche sfruttate e oppresse la loro profonda e stretta alleanza con i piani di Roma per il dominio globale. Poi c'è il nemico potenziale cinese. Anche questo è stato comprato dandogli in pasto l'effetto leva dell'economia mondiale, fornendogli una delle borse più importanti del mondo (Honk Kong), con la possibilità di servirsi dell'americano e dell'occidentale riguardo alla tecnologia in generale e, in precedenza, di sfruttare gli immensi tesori africani. Ma, vicino alla Cina, c'è un altro pezzo importante del gioco degli scacchi, l'India. Ad un ampliamento della Chiesa di Roma al confine con l'Islam, all'interno dell'India potrebbe verificarsi una chiamata per l'unificazione dell'Islam con il resto dei fratelli. Per questo motivo i suoi interessi si oppongono all'Islam e alla Cina che, a turno, vorranno essere certi che, una volta che Roma raggiungerà Vladivostok, essa non userà l'India per dividerle. In effetti l'India è importante per Roma, perché la penisola sub-continentale può tenere divise le rotte a sud tra la Cina e il resto del mondo continentale islamico. Non per caso l'India ha problemi islamici con il Kashmir. E venti dei ventotto stati indiani sono infestati dalla guerriglia maoista. Le interferenze russe negli affari dei paesi islamici dell'Asia centrale si possono vedere, da questo punto di vista, come un tentativo di Roma di controllare la continuità tra i suoi alleati eurasiatici, Islam e Cina, e di prevenire un'alleanza tra di loro a spese di Roma, il leader indiscusso di questa Triplice alleanza mondiale. Gli storici stivali russi, che devono essere inumiditi dalle acque dell'Oceano Indiano, stanno solo nascondendo i piedi del papa.
La "minaccia Sionista e Americana".

Come detto nei messaggi precedenti, l'attacco false flag del 911 fu proprio come quelle bambole russe. Conteneva nascosto un altro attacco false flag, il cui segno ideologico e religioso è l'opposto di quello precedentemente utilizzato come alibi per provocarlo: fornire all'Islam una minaccia per nascondere la collaborazione con i piani di Roma e al fine di fornire all'elite islamica un alibi per combattere le eterne forze centrifughe che avrebbero così frammentato la galassia islamica. La minaccia di un allargamento di Roma dall'Irlanda alla Kamchatka è sostituita, nella percezione degli eventi mondiali, con il "Piano Neocon per il secolo americano". Ma l'America è un paese che praticamente seguirà il destino della Germania. La parte cattolica della Germania fu utilizzata nei primi anni trenta e quaranta del secolo scorso come un coltello alla gola dell'ecumenismo tedesco (il Nazional Socialismo):"Compiete l'epurazione religiosa (la Seconda Guerra Mondiale) come vi stiamo comandando o noi istigheremo il cinquanta per cento della Germania - quella Cattolica Romana - contro di voi e il vostro regime 'anticristiano'"(questo è il motivo per cui l'ecumenismo tedesco, in nome dell'anti-giudaismo luterano, dopo essere stato creato dai Gesuiti, è stato spinto giù per il pendio dell'attrito con la Chiesa di Roma - vedere le encicliche). Tutto il resto è puro e semplice optional. Il vero motore degli eventi mondiali è proprio l'allargamento dei domini della Chiesa di Roma da Dingle Bay allo Stretto di Bering. Il Governo Mondiale Democratico, la coalizione al potere del mondo, con le sue tre "parti", Cina, Islam e Roma, con quest'ultima come leader indiscussa delle altre due, è lo strumento utilizzato per raggiungere questo obiettivo. Non è escluso qualche eccitate colpo teatrale, come di solito accadeva in quei vecchi film gialli gangster, nei quali, dopo che si era conclusa la rapina, e nel mentre che i membri di dividevano il bottino, uno di loro improvvisamente estraeva la pistola...

L'Arte di Divorare (i Scismatici dell'Est?)
http://novoordoseclorum.blogspot.com/2011/04/art-of-devouring-eastern-schsmatics.html


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Papa Benedetto XVI e il Patriarca ortodosso Bartolomeo, in Vaticano il 18 ottobre 2008/Osservatore Romano





(*) "...in base al numero di aderenti, l'Ortodossia è la seconda più grande comunione cristiana nel mondo dopo la Chiesa Cattolica Romana.[14] Le più comuni stime del numero dei Cristiani Ortodossi nel mondo sono di circa 300 milioni."
Nota a margine di nwo-truthresearch:

Il 28 giugno 2012 Vatican Insider, a firma di Luca Rolandi, titolava:
Ortodossi e cattolici, ripartire dal Concilio per l’unità: Nel corso della visita in Vaticano di una delegazione ortodossa del patriarcato di Costantinopoli, il Papa ha ringraziato Bartolomeo I per la sua apertura al dialogo. Ecco l'articolo:


Dialogo in cammino lento ma costante. Oggi un altro tassello è stato posto nell’incontro, cordiale e fraterno tra Benedetto XVI e la delegazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, nella tradizionale visita in occasione della  Festa dei Santi Pietro e Paolo, Patroni di Roma.

Se il Concilio Vaticano II ha segnato «una nuova importante fase delle relazioni» tra cattolici e ortodossi, il  Papa si è augurato che «anche nella fase attuale si possano fare dei progressi», in attesa di «giungere presto al giorno beato in cui potremo condividere la mensa eucaristica».
 
Benedetto XVI ha ricordato l’importanza delle assise conciliari per l’ecumenismo, ha richiamato la «passione per l’unità della Chiesa» che animò il Patriarca ecumenico Atenagora e i pontefici Giovanni XXIII e Paolo VI. I quali «si fecero promotori di coraggiose iniziative che aprirono la strada a rinnovate relazioni tra il Patriarcato ecumenico e la Chiesa cattolica».
 
Radio Vaticana e l’Osservatore Romano hanno dato ampio risalto all’incontro segno di una fraternità concreta e dalla basi profonde. Nell’occasione la delegazione del Patriarcato, ha invitato una delegazione della Santa Sede a Istanbul il 30 novembre, per sant’Andrea.
 
In questo solco si colloca anche l’azione svolta dall’attuale Patriarca ecumenico. «È per me motivo di particolare gioia - ha affermato il Pontefice - constatare come Sua Santità Bartolomeo I segua, con rinnovata fedeltà feconda creatività, il cammino tracciato dai suoi predecessori i Patriarchi Athenagoras e Dimitrios, distinguendosi a livello internazionale per la sua apertura al dialogo tra i cristiani e per l’impegno al servizio dell’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo».
 
«La predicazione dei Santi Pietro e Paolo, suggellata dal martirio, è il fondamento saldo e perenne su cui si edifica la chiesa che, nella fedeltà al deposito della fede, trasmesso dagli Apostoli si trovano le radici della “comunione che già sperimentiamo tra noi» ha affermato  il Papa.

il 13 luglio 2012 il sito web dell'Osservatore Romano ha pubblicato una notizia dal titolo Una strada che non si cambia, dove si afferma che:"il Patriarca ecumenico e arcivescovo di Costantinopoli, Bartolomeo, ha ribadito con decisione che quella del dialogo con le altre confessioni cristiane, a cominciare dalla Chiesa cattolica, è una strada ormai senza ritorno."


La strada verso il futuro super impero Cattolico a quanto pare " è senza ritorno".


link articolo originale:
http://avlesbeluskesexposed.blogspot.it/2011/04/from-dingle-bay-to-straits-of-bering.html